Marcello Cinque
27 settembre_8 dicembre 2012
Le sculture organiche di Marcello Cinque albergano gli abissi occupando lo spazio grazie alla loro fisicità lunare, quasi fossero semoventi. La plasticità della gomma spugna e della vernice elastica conferiscono alle forme la morbidezza e l’adattabilità all’ambiente circostante proprie degli organismi naturali.
La naturale evoluzione, dalla mostra di quest’ anno presso la Galerie PIECE UNIQUE di Parigi all’esposizione napoletana al BLU DI PRUSSIA, parte dalla rilettura dei testi di Victor Hugo, che hanno colpito fortemente l’ artista, conducendolo ad una visione unica profonda e quasi totalmente monocromatica. L’abisso, esplorato e rivelato nei colori durante la mostra parigina, diventa qui nero e imperscrutabile.
Insieme agli squali e ai polipi già presentati a Pièce Unique, Marcello Cinque introduce opere inedite : la grande razza ed una serie di perle nere create appunto per la mostra napoletana. Cosi’ egli stesso definisce la sua visione di queste ultime : Un viaggio del segno e della forma attraverso lo spazio e il tempo. L’opera si commisura, scatena la creazione e bonifica lo spazio, colora il mondo. L’arte lascia ricchezza all’umanità.
La leggerezza, come un’apparente mancanza di peso, echeggia un modello dell’artista: Cosi’ come il disegno e la pittura, la mia “scultura” non è condizionata dalla forza di gravità (Gino de Dominicis). Un’ideale atmosfera liquida avvolge le forme dense e le attira verso di noi, quasi a cercare il contatto come completamento finale dell’opera.
Marcello Cinque é nato a Napoli nel 1968. Vive e lavora a Sassari dove ha una Cattedra all’ Accademia di Belle Arti. Appassionato di fisica e di innovazioni tecnologiche, il suo lavoro é il risultato delle sperimentazioni di nuovi materiali come del loro adattamento alla sue sculture che, sebbene ispirate da un’ iconografia naturale, diventano astratte per il movimento – o l’assenza di movimento – che egli da’ loro.