Mary A. Waters
16 ottobre_27 novembre 2010
Dipingere in maniera contemporanea i ritratti celebri del Rinascimento Italiano e del ”Secolo d’Oro” Olandese ed Inglese, le due grandi passioni, i due punti di riferimento della sua cifra artistica: dando ai personaggi rappresentativi dell’epoca nuova luce, quasi una nuova vita, e nel contempo un diverso modo di rappresentare il potere e la ricchezza del loro rango.
Mary A. Waters è l’artista che inaugurerà sabato 16 ottobre prossimo la stagione espositiva del “Al Blu di Prussia”, Un’apertura a livello internazionale, grazie alla collaborazione tra “ Al Blu di Prussia”, , e ” Pièce Unique Paris ”, la galleria parigina di Marussa Gravagnuolo e Christine Lahoud, che a giugno scorso hanno ospitato l’artista, nata a Londra nel 1957 nei loro spazi di rue Jacques Callot.
Mary A. Waters vive e lavora dividendosi tra l’Irlanda (Galway) e l’Olanda (Utrecht), è cresciuta in Irlanda, in un contesto dove l’accesso ai capolavori dei musei o a quello delle ricche illustrazioni delle biblioteche non era sempre visibile. Si appassionò giovanissima alla pittura del Rinascimento Italiano e a quella degli artisti del “Secolo d’oro” sia Olandese sia Inglese, Mary A. Waters ha dovuto soddisfare la sua curiosità osservando le riproduzioni, sempre in bianco e nero, che trovava nei cataloghi. Questo rapporto indiretto con le opere ha profondamente influenzato la sua riflessione, e il principio stesso della riproduzione è tuttora il cuore del suo percorso artistico.
Nel quale la Waters agisce come una cacciatrice d’immagini, riprendendo nelle sue tele quei personaggi tratti dai più celebri ritratti della storia dell’arte che dipinge in maniera contemporanea. Il minuzioso trattamento di elementi passati contrasta, infatti, con l’uso libero del colore e l’impronta di tecniche fotografiche o cinematografiche: l’inquadratura in primo piano, i formati simili a schermi cinematografici, i fondi monocromi come quelli degli studi fotografici.
Presentati in un ambiente inappropriato – una singolare operazione di sottrazione – questi personaggi altezzosi, che mostrano i loro attributi di potere e ricchezza, vedono sminuire quel senso di superiorità che le immagini veicolavano. Giocando su falsi anacronismi, Mary A. Waters ci invita a ritornare sul nostro modo di osservare le opere, particolarmente sulle immagini emblematiche della cultura europea occidentale.
Attraverso questi ritratti sapientemente elaborati, presentati fuori dal proprio contesto e dal proprio tempo, la Waters intende farci cogliere prima di tutto l’atemporalità e il potere della Pittura.
Questa del “Al Blu di Prussia” è la prima esposizione di Mary A. Waters in Italia, che nella galleria di via Filangieri presenterà anche una serie di lavori inediti (cm 60 x 50) realizzati dall’artista appositamente per la mostra napoletana.